DISTROTEST: Peux GNU/Linux

GNU/LINUX

Ciao a tutti utenti del Pinguino, oggi proveremo a conoscere una distribuzione GNU/Linux che mi ha molto incuriosito, si chiama PeuxOS.

GENESI E PECULIARITÀ GENERALI

PeuxOS è una distribuzione GNU/Linux poco conosciuta ma molto interessante. Dal sito del progetto leggiamo che Peux è “..una bella, minimale e sicura distribuzione basata su Archlinux”. La distro è una ROLLING RELEASE ovvero a rilascio continuo, e segue la filosofia di Arch detta KISS (Keep It Simple, Stupid) e in origine era chiamata PenguinTux. La prima cosa che mi ha colpito, devo ammetterlo, è il suo fantastico logo (un simpatico pinguino col cravattino), utilizza il desktop environment XFCE con alcune personalizzazioni e l’innovativo filesystem BTRFS con autosnap abilitato che “scatta” delle istantanee regolari o basate su eventi, una specie di backup automatico. Come pannelli predefiniti utilizza Polybar e Tint non il classico pannello di XFCE, e con l’obiettivo di avere un desktop minimale e allo stesso tempo bello. La sua shell predefinita è FISH inoltre fa uso della sandbox per la navigazione sicura e l’utilizzo delle web app. Da buona derivata di Arch, il gestore dei pacchetti è PACMAN e la sua interfaccia grafica è PAMAC con un’interessante estensione per l’installazione di FLATPAK e ovviamente di pacchetti AUR. È disponibile anche nelle versioni LXQt, Gnome e KDE.

 

 

AMBIENTE DI TEST

Installeremo la versione con XFCE peux_os_xfce-stable_21.01-x86_64.iso Kernel 5.11.11-arch1-1 su un portatile Dell Latitude D630 CPU Core 2 Duo T7250 2.0GHz 64Bit 3GB RAM con disco SSD da 120 GB.

INSTALLAZIONE

 

Una volta scaricata l’immagine dal sito sourceforge.net prepariamo una chiavetta usb usando la nostra app preferita. Quando la chiavetta è pronta la inseriamo nel portatile precedentemente settato per avviarsi da usb, premiamo il tasto ON e dopo le consuete schermate di boot ci troviamo dentro a PeuxOS GNU/Linux. L’ambiente si presenta carino e moderno, un po’ confuso, al centro del desktop c’è un applet con ora e data, in alto un pannello trasparente diviso in due tronconi, a sinistra troviamo un simbolo di lente d’ingrandimento che apre un menù a tendina di sole icone, più a destra sul pannello alcune icone per avviare il terminale Termite, il file manager Thunar,  Firefox, Pamac-manager e Stacer, un interessante monitor di sistema. Nella parte destra del pannello le icone di sistema come la rete, il login-manager la gestione energetica ecc. Alla base del desktop un pannello trasparente accoglie le finestre dell’area di notifica. La scheda wireless viene riconosciuta e quindi procedo con la connessione internet, con firefox accedo al portale openlinux.it tutto bene. Passiamo dunque all’installazione. Clicco sull’icona “Install System” e subito si apre CALAMARES un’installer molto utilizzato dalle distribuzioni derivate. Le domande sono quelle classiche per un’installazione: La lingua, il fuso orario, la mappatura della tastiera, poi la parte più impegnativa, la scelta del disco e della partizione su cui eseguire l’installazione. Infine le generalità dell’utente, la password user e root. Rapido riepilogo e si parte. L’installazione è veloce ma non troppo comunque tutto va a buon fine. Siamo Pronti per il riavvio.

 

UTILIZZO POST INSTALLAZIONE

 

Dopo un paio di minuti siamo di fronte al display-manager che ci chiede di loggarci. Una volta dentro, l’ambiente è lo stesso della live. Solo ora noto che il wallpaper cambia da solo dopo alcuni minuti e per farlo è stato utilizzato una piccola ma completa app per la gestione dello schermo: Variety. Il parco software si presenta poco completo per un utilizzo desktop base, mancano molti software per la Grafica e per l’Ufficio, gli sviluppatori si sono preoccupati più che altro della navigazione in anonimato e in sicurezza e poco dell’utente medio. Decisamente non buono anche il comparto Multimedia dove troviamo app per l’editing audio e video ma poco altro. Le periferiche comunque sono state riconosciute e funzionano perfettamente.

IMPRESSIONI FINALI

 

L’impressione generale è che siamo di fronte ad un progetto carino ed elegante dal punto di vista estetico ma non è certo una distro da consigliare all’utente inesperto. Le scelte estetiche, come la Polybar, vanno molto a discapito dell’usabilità e l’applet centrale manda in confusione. La finalità principale della distro sembra essere quella della privacy e della navigazione anonima ma pare un po’ poco. Adatta forse ad un utente evoluto, curioso e preparato. Curiosità:  Pare che lo sviluppatore della distro sia anonimo.. a voi le considerazioni del caso…

 

PAGELLINUX

        • Facilità di installazione: 8/10
        • Supporto e rilevazione Hardware: 8/10
        • Ambiente desktop: 4/10
        • Installazione/Aggiornamento applicazioni: 7/10
        • Documentazione, forum, wiki: 5/10
        • Voto Finale: 32/50